Violare gli spazi. Militarizzazione in tempo di pace e resistenza locale

Sabato 18 maggio presentiamo a Sengehe l’ultimo lavoro di Aide Esu “Violare gli spazi. Militarizzazione in tenpo di pace e resistenza locale” edito per i tipi di ombrecorte.Un libro puntuale che rimette al centro del dibattito regionale e nazionale il tema dell’antimilitarismo e delle ocupazion militari.


L’appuntamento è organizzatoin collaborazione con il movimento A Foras.

Aide Esu:

Aide Esu insegna Sociologia politica e Sociologia della devianza alla Facoltà di Scienze Politiche di Cagliari. Si è occupata a lungo degli studi di sociologia della violenza lavorando presso il Centre d’Analyse et Intervention Sociologique della École des Haute Etudes en Sciences Sociales. Dal 2003 coordina un’équipe multidisciplinare di ricerca formata da ricercatori della Università di Al Quds di Gerusalemme e dell’Università di Tel Aviv sul tema del territorio come luogo della memoria collettiva, dell’appartenenza e dello spazio sociale. Sul tema ha recentemente pubblicato: “Soffriamo di un male inguaribile che si chiama speranza”. Esperienze di cooperazione quadrilaterale in medioriente, in «Mediterranea», 4, 2005; Eretz Israel and Falastin Memories and Representations, paper presentato alla Asen Conference London School of Economics, London marzo 2006; Memorie e luoghi di Eretz Israel e di Filastyyna, in corso di pubblicazione presso la Utet.

Breve descrizione del libro:
Sole, spiagge, mare e natura selvaggia è l’iconografia turistica della Sardegna, una narrazione che stride con la realtà della militarizzazione del suo territorio. Dalla fine degli anni Cinquanta l’isola è un hub strategico per i test sulle armi e per l’addestramento delle forze armate italiane e della Nato. Il suo destino militare l’accomuna ad altre isole, dal Mediterraneo al Pacifico, anch’esse assoggettate a opacità istituzionali e a forme di estrattivismo, dipendenza ed esclusione, ma anche produttrici di cicliche forme di resistenza e nuove soggettività. Le dinamiche decisionali interstatali, l’uso di dispositivi discorsivi per la costruzione del consenso fondato sulla contrapposizione modernità-arretratezza, le conseguenze delle attività addestrative e sperimentali sull’ambiente e sulla salute, l’emergere del rischio nella sfera pubblica locale contrapposta alla minimizzazione del rischio da parte delle istituzioni, le forme di resistenza locali sono i diversi piani della militarizzazione presi in esame dal testo. Queste letture contribuiscono a svelare le ambiguità, i dinieghi e i mancati riconoscimenti del diritto alla salute e alla tutela ambientale originati dalla militarizzazione in tempo di pace. Mostrano, inoltre, come gli intrecci dei dispositivi giuridici, degli esiti tecnico-politici e delle relazioni interstatali siano riconducibili, in materia militare, a una compromessa sovranità italiana.

A Foras:

A Foras è un’assemblea, composta da comitati, collettivi, associazioni, realtà politiche e individui che si oppongono all’occupazione militare della Sardegna. Da decenni si susseguono le mobilitazioni contro l’occupazione militare della Sardegna e dal 2014 è in corso un nuovo ciclo di lotte, di cui inquadriamo l’inizio nel 13 settembre 2014 a Capo Frasca: durante una manifestazione popolare migliaia di persone si mobilitarono contro il poligono (anche in conseguenza di un incendio causato dall’aeronautica tedesca durante un’esercitazione). La particolarità di quella giornata sta nel rinnovato protagonismo dei sardi. Da allora è nata una speranza in più ma soprattutto una convinzione: noi vedremo le nostre terre libere! In seguito si sono tenute numerose iniziative e mobilitazioni popolari, in parte coordinate da assemblee, in parte frutto della volontà di gruppi singoli: tra queste, il blocco della Trident Juncture nel Poligono di Teulada, la più grande esercitazione militare dal secondo dopo guerra a oggi.
A Foras è un’assemblea aperta e inclusiva che lotta per il blocco delle esercitazioni, la completa dismissione dei poligoni, il risarcimento delle popolazioni da parte di chi ha inquinato e la bonifica dei territori compromessi.Evento realizzato in collaborazione con

Comitato Tutela Montiferru
Mussura cooperativa agricola di comunità
AlterEvents Crew
A Foras

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